Tutto è iniziato con una premonizione. La strega mutante Scarlet si era recata presso la base dei Vendicatori della Costa Ovest per curare Miguel Santos, alias il Fulmine Vivente, dalla sua condizione che non gli permette di poter avere una corporeità e di condurre una vita normale: il processo le si è stranamente ritorto contro e, mentre era priva di sensi, la donna ha praticamente gridato un'unica parola. Z'Nox.
Non è un termine astruso, non è qualcosa da prendere sottogamba: è una razza di spietati alieni, che già in passato tentò di conquistare la Terra, fermata solo dagli X-Men e da un immenso attacco psichico del Professor Xavier. Tale previsione si è rivelata veritiera ma, grazie al notevole anticipo, i vari supereroi della Terra hanno potuto organizzare una efficace resistenza, tanto che nessuna vittima umana è caduta sotto le spire degli alieni. Fondamentale per raggiungere tale obiettivo è stata la ragazza di nome Christine Stark: proveniente da una dimensione alternativa, ha fatto quello che il Professor X non era riuscito a replicare, è riuscita ad entrare nelle menti degli Z'Nox ed a spegnerle. La vittoria è stata più facile del previsto.
Ed è stato allora che i Vendicatori si sono trovati faccia a faccia col vero orrore: il pianeta degli Z'Nox è in rotta di collisione con la Terra ed entro poco tempo comincerà a far sentire i suoi effetti, dando vita a quella strage che finora non sono riusciti a perpetrare. Bisogna intervenire subito e così hanno fatto i Vendicatori delle due coste, teleportandosi in massa sul pianeta degli Z'Nox.
Quello che nessuno sa però è che il vero motivo dietro l'attacco degli alieni era uccidere tre persone, tre bambini che in un lontano futuro possiederanno un grande potere. Un potere in grado di impensierire qualcuno di altrettanto potente: chi? Questo è ancora da scoprire.

LA GRANDE BATTAGLIA CONTRO GLI Z'NOX
Capitolo Finale
di FABIO VOLINO

 

"Ross" si dispera Nikki Adams "Siamo andati avanti e indietro, avanti e indietro, avanti e indietro… questa storia avrà mai fine?".
"Dico, ti sei mai lamentata della lunghezza de I Fratelli Karamazov o dei romanzi di Norman Mailer?".
"E tu ti metti sullo stesso livello di Norman Mailer?".
"Ehm… Chris Claremont?".
"Ha scritto pochi libri e tutti corti, cosa per cui l'umanità non smetterà mai di ringraziarlo. Ora vediamo di concludere".

Migliaia di linee che si intersecano, dando vita a mondi dentro i mondi: al loro interno c'è l'infinito. Spazi sconfinati in cui la mente può vagare indisturbata, spazi dove la fisicità ha poca importanza. Ci può stare un intero popolo qui dentro ed è quello che è appena stato fatto.
"Tesseratto chiuso" dichiara Reed Richards dei Fantastici Quattro "L'ultimo degli Z'Nox catturati è appena stato reso inerme".
"Sarà sufficiente?" si interroga Quasar.
"Non sono solito sbagliare su queste faccende" replica lo scienziato "Mi domando però per quanto questa situazione possa continuare. È impossibile che non abbiamo attirato l'attenzione di qualche altro popolo".
"Sì, quegli ipocriti degli Shi'ar" digrigna i denti Wendell Vaughn "Bravissimi a fare i loro discorsi pomposi quando il danno è fatto. Bravissimi a condannare una ragazza ventenne o a processare la mente più brillante del nostro pianeta solo perchè aveva osato salvarli, ma incapaci di risolvere i veri problemi del loro impero".
"A parte queste tue opinioni, io ritengo che sia doveroso contattarli: potremmo ottenere da loro un prezioso aiuto…".
Improvvisamente Quasar alza una mano ad interrompere Mr. Fantastic, poi la sua testa si rialza di scatto, la rabbia presente nei suoi occhi. "Ci hanno ingannato!" esclama "Questa faccenda degli Z'Nox era solo una copertura per qualcosa di più grande, una minaccia molto più… insidiosa. Ed io ci stavo per cascare! La pagheranno".
Ed in un lampo scompare, prima che Reed possa porgli inevitabili domande come:"A chi ti stai riferendo, Quasar?", oppure "Di quale minaccia stai parlando?". Rimane solo col suo silenzio e la sua formidabile mente, quella mente che torna a concentrarsi dentro quei mondi infiniti all'interno dei quali un intero popolo alieno è appena stato condannato.

Pianeta degli Z'Nox.

"Attaccate per la Terra, gente" incita Visione "Vendicatori Uniti!".
Il celebre grido di battaglia, pronunciato da colui che di solito mantiene un aspetto impassibile, è capace di galvanizzare tutti all'istante. Hanno circa venti minuti per salvare il loro pianeta, venti minuti in cui trovare il centro di comando di questo pianeta viaggiante, invertire i controlli e rispedire questo abominio nell'inferno da cui è stato generato. Impresa difficile, certo, ai limiti del miracolo: e se credete che non possa essere portata a termine allora significa che non conoscete i Vendicatori.
I primi ad organizzarsi sono i componenti della Branca Ovest del gruppo. La loro è una storia strana, una storia che all'inizio li voleva come burattini governativi per oscure strategie di marketing. Un castello di carte che si è sfaldato all'istante una volta che il suo promotore, Henry Peter Gyrich, ha cominciato a rinnegare i suoi metodi. E dunque hanno dovuto trovare una nuova via da perseguire e, bisogna ammetterlo, per loro non è stato facile.
Alla fine la soluzione adottata è stata anche la più ovvia: sono tornati ad essere quello che davvero sono, Vendicatori. Esiste ancora questa sottile distinzione che li vuole 'della Costa Ovest', ma è poco meno che formale: non c'è divisione quando si tratta di far parte degli Eroi più Potenti della Terra.
Un manipolo di Z'Nox circonda Polaris e Starfox. La donna sorride loro, pensano forse di poterla impensierire? Facendo affidamento ai suoi poteri magnetici, Lorna Dane estrae una lamiera da una parete, la piega e comincia ad utilizzarla a mo' di mazza. "Ed io che pensavo che il baseball fosse uno sport maschilista" commenta.
Gli altri alieni attaccano in massa Eros, praticamente lo seppelliscono, per poi ritrarsi subito dopo. Ora è difficile, anzi impossibile, vedere un sorriso sul volto degli Z'Nox, probabilmente questo termine non esiste nel loro dizionario, eppure l'espressione di beatitudine che stanno mostrando in questo momento gli si avvicina molto. "L'amore, miei cari" dice Starfox "L'amore conquista tutti. Rimanete con me e vi declamerò le poesie del mio autore terrestre preferito, Prevert".
"Miguel! Miguel!".
Il richiamo di D-Man risveglia il Fulmine Vivente dallo stato di trance in cui si era calato da quando era comparso su questo pianeta. Il trasferimento lo ha un po' scombussolato e dire che non è la prima volta che si trova nello spazio. Ma il problema non è nel teletrasporto, è in lui non è così? Si, Miguel, tu sei il tuo peggior nemico e per via di questo stavi mettendo in pericolo le persone a cui volevi bene. Nel quartiere da cui provieni, il Barrio, saresti stato abbandonato al tuo destino, forse avresti subito anche una dura punizione: i Vendicatori no, loro non hanno esitato un secondo ad aiutarti. Non hai mai conosciuto dei veri amici prima di incontrare loro. Ed anche se non dovessi più riconquistare la tua umanità, puoi dichiararti fiero di aver combattuto al loro fianco.
"Cosa c'è, Dennis?".
"Guarda da quella parte, quell'amica di Capitan America è in difficoltà. Dobbiamo aiutarla, ma è troppo lontana".
"Aspetta, conosco una manovra che potrebbe tornare utile. Hai presente la Palla Veloce?".
"Ehi, sono un grande ammiratore di Wolverine, è una vita che voglio farla. Ora ti prendo…".
"Aspetta, non hai paura di…".
"Miguel, per favore, lasciamo le crisi esistenziali a dopo. Sei un mio amico e non ho paura di te, mettitelo bene in testa. Ed ora…".
D-Man afferra tra le sue braccia il Fulmine Vivente e con tutta la forza che ha in corpo lo lancia verso gli Z'Nox che stanno attaccando Vagabond. Lungo la via Miguel spara raffiche elettriche dal suo corpo, che con precisione vanno a colpire gli alieni: quelle stesse raffiche che gli permettono di rallentare la sua corsa ed atterrare in piena sicurezza. L'ultimo alieno rimasto in piedi viene messo ko da Priscilla Lyons con due colpi ben assestati.
"Bella mossa, ragazzo" commenta lei "Ci sai davvero fare. Seguimi".
I suoi poteri sono un pericolo per gli altri? Forse. Ma di certo oggi contribuiranno a salvare la Terra. E le persone a lui care. Miguel Santos di questo è certo.
"Bruce, perché non ti trasformi in Hulk?" chiede sua cugina Jen.
"Non è necessario. Sono in grado di controllare le mie trasformazioni e non voglio che quel pelleverde compaia più del dovuto".
"Ho individuato la probabile locazione del centro di comando di questo pianeta viaggiante" interviene in quel momento Iron Man "Due menti pensanti sono meglio di una per quello che dobbiamo fare".
"Facciamo tre menti pensanti" interviene il Golia Nero "Non mi pongo certo al vostro livello, ma voglio dare il mio contributo".
"Molto bene, andiamo".
Bruce Banner, Tony Stark e Bill Foster si allontanano dalla zona di battaglia, seguiti a ruota anche da She-Hulk. Dentro di sé prova una qualche preoccupazione per suo cugino e non vuole perderlo di vista.

Soho.

Il pericolo è passato, Bloodaxe questo lo sente chiaramente. Come sente anche che nemmeno una goccia di sangue innocente oggi è stato versata. Si compiace con sé stesso, ma si rammarica anche per come è stato trattato da quegli altri eroi: attaccarlo come se fosse lui il vero pericolo! Assurdo, cosa hanno da temere da lui, da lui che combatte solo per proteggere le persone innocenti?
Sarà stato sicuramente Thunderstrike ad inquinare le loro menti, Thunderstrike, che fin dal primo giorno si è opposto a lui. Deve trovarlo, deve avere con lui una resa dei conti definitiva: ma questa è una preoccupazione per un altro giorno. Ora è tempo di tornare a casa.

Pianeta degli Z'Nox.

Per chiunque è pericoloso impegnarsi in un compito rischioso avendo in mente tutt'altro. I colpi che sferra Atlas sono più dettati da riflessi istintivi che da una precisa strategia di battaglia: perché la sua mente non fa che tornare a sua sorella Lindy. Lindy, davvero non sei mai morta? Lindy, perché ti sei nascosta da me in tutti questi anni? "Io mi pongo troppi dubbi come eroe, molto meno di quanti ne avevo quando ero un criminale" pensa Erik Josten "Improvvisamente è come se non fossi più certo del mio ruolo: se troverò Lindy mollerò tutto. I Thunderbolts, i Vendicatori, i Signori del Male… possono andare tutti al diavolo se riuscirò a ritrovarla".
Come dicevamo, è pericoloso pensare a cose del genere in battaglia. Uno degli Z'Nox sta per approfittarne: con una sua arma lancia un potente raggio energetico contro Atlas. Ma prima che questo possa colpirlo, qualcuno riesce a pararlo, ridirezionarlo verso una parete e far cadere i detriti contro il malcapitato alieno.
"Devi stare più attento" dice il salvatore di Erik "Questi sono esseri spietati. Mi ricordano molto… mio fratello".
"Cosa? Tu… mi hai salvato" esclama incredulo Atlas.
"Non riesci a concepire che un kree possa salvare la vita ad un terrestre, vero? C'è un nuovo ordine in atto adesso".
"Il fatto è che ho vissuto brutte esperienze con i popoli alieni". Tante e tragiche. Perché continua a farsi tanto del male?

Asilo Carey.

Lo sguardo trafelato con cui Tracy Collins entra nell'istituto viene mal interpretato da Peggy Lang: quest'ultima ovviamente non è a conoscenza della tortuosa ricerca in cui si è gettata a capofitto la donna e crede sia giustamente preoccupata per sua figlia.
"Patricia, vieni qui" chiama Peggy, ma lei preferisce chiaramente andare ad abbracciare sua madre. Ride, almeno questo è sollevante "Salve, signora Collins, non le nascondo che l'invasione aliena ci ha creato dei problemi…".
"Sì, mamma!" la interrompe Patricia "Un supereroe mi ha salvato, pum pum!".
"Ah, l'innocenza dei bambini" pensa Peggy. "Sì, è accaduto che…".
"L'importante è che ora mia figlia stia bene" Tracy interrompe nuovamente l'ex consorte di Ant-Man "Mi deve perdonare, ma mi aspettano faccende importanti".
Lei e sua figlia escono di corsa dall'asilo, seguite ad ogni passo da Peggy Lang, mentre il mondo esterno si prepara a tornare alla normalità dopo l'ennesima crisi globale. Superata senza vittime.

Pianeta degli Z'Nox.

In questa disperata battaglia si incontrano anche generazioni diverse. Come quella rappresentata da Occhio di Falco, Vedova Nera e Quicksilver: ex criminali a cui il destino ha concesso una seconda occasione che hanno sfruttato al meglio. Oppure come quella di chi è un eroe da sempre, malgrado forse alcuni scivoloni come Namor, la Torcia Umana originale o Capitan America.
Clint Barton estrae una freccia sonica e con essa stordisce alcuni Z'Nox; Natasha Romanov ne approfitta per legarli col suo cavo e Quicksilver li finisce grazie ai suoi pugni e manovre veloci. Movimenti perfetti, se fosse stata una coreografia di un balletto nessuno avrebbe avuto qualcosa da ridire.
"Sai, pesciolino" dice Jim Hammond "Credo dovremmo insegnare a questi alieni il vero significato della parola Invasori".
"D'accordo, fiammifero, ma smetti di chiamarmi pesciolino o come per magia torno al 1940".
"Gli Invasori originali erano in tre" avanza Jeff Mace "E tocca a me occupare il posto di Steve Rogers, lo faccio con piacere".
"Tu impari anche troppo in fretta" commenta Hammond.
Creeranno più problemi loro agli Z'Nox che il resto degli eroi.

Sala comando.

Iron Man, il Golia Nero, She-Hulk e Bruce Banner avanzano rapidamente negli ampi corridoi di questo pianeta viaggiante, sbaragliando qualsiasi resistenza si trovino di fronte. Gli Z'Nox ormai appaiono decisamente impauriti, stanno ammirando l'orlo del precipizio e la loro conseguente sconfitta.
Ben presto i quattro arrivano nella sala comandi: si liberano dell'ultimo manipolo di alieni ed iniziano a studiare i simboli astrusi che si trovano di fronte.
"All'interno della mia armatura è installato un traduttore di lingue aliene" afferma Iron Man "In poco tempo mi sarà tutto chiaro: spero sia comunque presto perché non c'è rimasto molto tempo".
"Con me faremo molto più rapidamente".
Nella sala fa il suo ingresso Visione che, senza aggiungere altro, si fionda all'interno dei sistemi computeristici della nave. Gli bastano pochi istanti per comprenderne i meccanismi, pochi istanti perché la sua magnifica mente diventi tutt'una con l'intelligenza artificiale che guida questo pianeta.
"Iron Man, alcune manovre dovranno essere compiute manualmente. Tu e il dr. Banner seguitemi passo per passo".
A Bill Foster dispiace di non essere considerato: certo, di fronte ai due colossi che ha di fronte lui impallidisce, eppure anche lui ha fatto e sta facendo la sua parte. Si domanda se un giorno potrà esservi una qualche forma di riconoscimento per lui e… per il Golia Nero.
Tony Stark e Banner eseguono alla lettera gli ordini del sintezoide. "Perfetto" commenta l'industriale "Ancora un minuto e ce ne andremo tutti a casa".
Di solito è in momenti come questo, quando la vittoria sembra a portata di mano, che la situazione precipita: questa non rappresenta un'eccezione.
Poco più in là, infatti, l'alto comando Z'Nox osserva sconsolato quanto sta accadendo: gli eroi stanno avendo la meglio, pur essendo in netta inferiorità numerica, e loro stanno per essere sconfitti. Quei tre esseri che li avevano contattati avevano detto loro che sarebbe stato tutto diverso stavolta, che la loro invasione avrebbe avuto successo: se mai sopravvivranno a questa vicenda, cercheranno la loro vendetta. Tuttavia non hanno ancora rinunciato del tutto.
"Ricorriamo all'arma definitiva" propone l'Ammiraglio "Il Brainiac*".

* Mi ricorda qualcosa

"Ma è troppo pericoloso!" protesta un altro "Potrebbe friggere le menti dei nostri simili".
"Stiamo perdendo! E dobbiamo concludere il nostro obiettivo, a qualsiasi costo: forse non conquisteremo la Terra, ma di certo la distruggeremo. Bastano solo pochi minuti, minuti che ci fornirà il Brainiac: penetrerà nelle menti di quei dannati eroi e le spegnerà. Preparate subito l'arma!".

Senza più nessuna esitazione, il Brainiac viene attivato: potremmo dire un gesto inutile e disperato. Istantaneamente le menti di migliaia di Z'Nox si spengono, lasciando nei loro occhi solo un bianco cadaverico, mentre tutti gli altri eroi presenti sul pianeta viaggiante non vengono praticamente toccati. Merito per i Vendicatori e i loro alleati del microchip anti-possessione creato tempo fa da Iron Man e Scarlet e che ancora oggi continua la sua opera salvifica; Rogan invece ha da tempo schermato la sua mente contro simili attacchi, un soldato kree deve prepararsi a qualsiasi eventualità. Le sue difese però sono le meno efficaci e per lo sforzo sviene. Gli altri eroi invece esclamano al massimo un grido di dolore.
Dicevamo però che è in momenti come questo che la situazione rischia di precipitare, magari per un piccolo ed insignificante particolare. Insignificante almeno ad una prima analisi. Poiché su questo pianeta è presente un eroe che non si è dotato del microchip anti-possessione, vi ha volontariamente rinunciato poco tempo fa. Una tremenda onda mentale come quella generata dal Brainiac potrebbe ucciderlo, ma lui è diverso da tutti gli altri.
Lui è Bruce Banner e spesso è più tristemente noto come Hulk. Un essere in grado di sollevare montagne e di vedere spettri eterei. Un essere verso cui il Brainiac crea un effetto totalmente diverso.
Con un grido di dolore prolungato, lo scienziato si accascia sul pavimento e subito sua cugina Jen gli si avvicina. "Bruce, Bruce, cosa…".
Con una manata lui se ne sbarazza, mandandola contro una parete. In forma umana non potrebbe farlo, ma in questo momento la sua mano è mutata, è divenuta di colore verde.
"Hulk sp… No, no, non ora!" si lamenta lo scienziato.
Iron Man cerca di non farsi cogliere impreparato e subito concepisce un piano per fermare la trasformazione. Gettandosi contro Hulk e bloccandogli per quanto possibile le mani, chiama a sé tre suoi alleati. "Samson, Polaris, Starfox, venite subito qui!".
Hulk si agita in modo spaventoso e Tony fa fatica a contenere la sua furia, mio dio come sono pieni di rabbia quegli occhi. Dopo quella che sembra un eternità giungono Doc Samson, Lorna Dane ed Eros, che dopo un iniziale attimo di sconvolgimento si preparano a salvare la giornata. Come fanno sempre ed al meglio.
"Starfox, cerca di calmare i suoi flussi di adrenalina!" ordina Tony.
"Ci ho già provato una volta, non ha funzionato!".
"Tu fallo e basta!".
"HULK SPACCA!".
"No, se io posso impedirlo". Ma il proposito dell'industriale sembra dover andare in fumo, perché già metà del corpo di Bruce Banner è verde. "Lorna, usa i tuoi poteri magnetici per regolare i suoi flussi sanguigni… puoi farlo, no?".
"Ci proverò" ribatte lei.
"Doc… credo che il compito più difficile spetti a lei".
Penetrare nella mente di Hulk, un viaggio che si è sempre rivelato tenebroso, un viaggio che Leonard Samson non ha però mai avuto paura di compiere. Dunque si adagia vicino al suo amico, per parlargli nell'orecchio.
"Bruce, Bruce mi senti? Ci sei ancora? Rispondimi!".
"Charlie…" mormora lui.
"Charlie?".
"Colon…".
"Colon… Charlie Colon… sì, ora ricordo: è un suo ex compagno di scuola, un bullo che lo tormentava. Lui cosa c'entra, Bruce?".
"Lo vedo… lo vedo davanti a me. C'è il suo spettro davanti a me!".
"Bruce, è solo un parto della tua mente. Non c'è nessuno qui".
"Mi sta accusando, è finito in un manicomio per colpa mia… ed è vero".
"No, non è vero. Me l'hai raccontato molte volte, Bruce: ti aveva tirato un brutto scherzo, potevi morire. Se alla fine sono emersi per la prima volta i tuoi demoni, la colpa non è certo tua: Charlie Colon si è scelto da solo il suo destino, mentre tu hai scelto di andare avanti, hai scelto di affrontare i tuoi demoni. Bruce, non c'è nessun fantasma qui dentro!".
Lentamente il colorito verde di Hulk inizia a svanire. "Charlie, Charlie sta svanendo".
"Sta svanendo perché non è mai esistito… accetta questa realtà".
Passano altri secondi ed infine, con grande sollievo di tutti, Bruce Banner torna ad un aspetto umano. Ansima, quasi incredulo rispetto a quello che è accaduto. Mentre Starfox e Polaris si accasciano per l'incredibile sforzo sostenuto: e sì che sono rimasti praticamente immobili!
"Dottore" dice Stark "Onestamente non so dove saremmo ora senza di lei".
"Iron Man, mi dispiace interromperti, ma…".
"Guidami, Visione, e mandiamo questo pianeta assassino dritto nel sole!".

Ci sono molte persone che lottano per la propria identità, per farsi accettare nella società. Ognuno porta avanti questa lotta a modo proprio. War Machine e Falcon non sono esenti: sono entrambi afroamericani ed occupano un posto di rilievo nella società americana. Il primo è dirigente d'azienda, il secondo è un senatore. Nella loro vita hanno spesso dovuto affrontare i demoni del razzismo e del pregiudizio e li hanno superati nel modo a loro più congeniale: combattendo per ciò che è giusto.
Ora, lontani dalla loro città, lontani dai loro affetti, si battono per preservare quell'ordine che è stato costruito anche con le loro mani e le loro sofferenze. Non è stato un percorso facile: Jim Rhodes sta scoprendo che gli squali della finanza possono avere fauci ovunque, mentre Sam Wilson è reduce da un periodo di depressione. Eppure… eppure eccoli qui, inarrestabili come non mai.
"Gli ultimi alieni rimasti in piedi in arrivo a ore dodici, War Machine" annuncia Falcon.
"Grazie, fratello".
L'eroe in armatura emette dei raggi repulsori, i quali vanno a colpire con precisione gli Z'Nox, che crollano a terra.
Chissà cosa avrà in serbo per loro il futuro, di certo se si trovassero di fronte ad altre difficoltà non esiteranno a lottare.

Si muovono con grazia e leggerezza, come se tutti i loro movimenti fossero stati studiati, preordinati. Invece è solo la coordinazione che esiste tra persone che ci conoscono da una vita e, pur non collaborando da tempo, non perdono mai il loro tocco magico.
Occhio di Falco, la Vedova Nera e Quicksilver mettono in difficoltà gli Z'Nox ognuno a modo suo. Clint Barton con le sue frecce truccate, Natasha Romanov con la sua agilità ed il suo morso di vedova, Pietro Maximoff con la sua velocità. Si incrociano, si lanciano sguardi di intesa, effettuano attacchi continui senza mai stancarsi. Sono un team affiatato, davvero un peccato non poterli vedere più spesso insieme.

Sala comando.

"Sì, ce l'ho fatta!".
La frase di trionfo di Iron Man si chiarisce subito quando tutti quelli che sono presenti sul pianeta viaggiante capiscono improvvisamente che questo ha cambiato moto. Si sta allontanando dalla Terra!
"Prossima destinazione, il Sole" annuncia Tony Stark "Che farà restare di questa arma di distruzione solo il ricordo".
"Non indugiamo nei festeggiamenti" placa gli animi Visione "Raduniamo tutti gli eroi e gli Z'Nox rimasti in vita, apriamo un tesseratto ed andiamocene da qui".
C'è molto tempo a disposizione, eppure gli eroi lavorano freneticamente per crearsi la loro via di fuga e non lasciare dietro di loro nemmeno una vittima casuale. Gli Z'Nox hanno provato a sterminare l'intera razza umana, eppure sono stati tutti salvati: è questo ciò che differenzia gli eroi dalle persone comuni.
Iron Man si porta in disparte. "Eddie, Michael, Carl, mi ricevete?".
"Sì, Tony" risponde il primo "Non sono un esperto di fisica, ma mi pare che le cose stiano andando bene".
"Missione conclusa con successo, amico mio. Stiamo per tornare a casa. Per salvaguardare le nostre identità segrete, aprirò un tesseratto a parte per voi. Ecco, rilevo ora le vostre coordinate: tra due minuti preparatevi ad un bel salto".
I primi ad essere trasferiti sono gli Z'Nox, nella prigione dimensionale ideata da Reed Richards. Poi tocca ai Vendicatori, fieri della loro vittoria. Infine ai tre Iron Men di riserva. Ed il pianeta rimane dunque deserto, diretto verso la sua inevitabile fine. La fine di ogni sogno di conquista della Terra, un pianeta indomito. Un pianeta che non potrà più divenire vittima di invasioni aliene di vecchio stampo: quelle ormai rappresentano il passato, morto e sepolto.
Alcune ore dopo il pianeta viaggiante giunge nei pressi del sole: nonostante la sua grandezza, non fa nemmeno in tempo a gettarsi nel mare dorato della stella. Il tremendo calore lo scioglie piano piano, fino a fonderlo col vuoto dello spazio. Ed infine c'è solo il silenzio.

Palazzo dei Vendicatori. Alcune ore dopo.

Non c'è riposo per gli eroi, dice un vecchio detto. I Vendicatori stanno ancora gioendo per la loro vittoria contro gli Z'Nox quando Calabrone li contatta e chiede il loro immediato aiuto.
"È in gioco la salvezza stessa dell'Universo!" dice con tono insolitamente ansioso "C'è bisogno dell'intervento di tutti!".

REvolution.

"Ragazzi, che storia!" commenta Carl Walker "Quando avrò dei nipotini gliela racconterò volentieri".
"Scusa, ma tu non eri quello che non volevi partecipare?" gli fa notare Michael O'Brien.
"Ah, come al solito non hai capito nulla: la mia era solo una tattica".
"Comunque sono stato io a colpire più Z'Nox" si vanta Eddie March.
"Vorrai scherzare" ribatte O'Brien "Sono stato io…".
"Non dite balle! Ve ne siete accorti anche voi che il migliore sono stato io".
La discussione continua per molti minuti, con i tre ignari del fatto che potrebbe essere l'ultima della loro vita.

Da qualche parte.

"Gli Z'Nox hanno fallito" dice un essere.
"Incredibile" commenta un secondo "Come hanno potuto prevederlo?".
"È stata la minaccia che teniamo d'occhio da tempo" afferma un terzo "La colpa è sua".
"Allora" riprende il primo "Questo Universo ed i Vendicatori devono morire".
"Sarà Oort a farlo" conclude il terzo "Oort non ci deluderà".

FINE

THE OFFICIAL HANDBOOK OF THE MIT UNIVERSE:
WASP
di FABIO VOLINO

Vero Nome: Janet Van Dyne

Identità/Classe: Umana

Affiliazioni: Leader dei Vendicatori, divorziata da Hank Pym

Base di Operazioni: Mondiale

Occupazione: Imprenditrice, stilista

Prima apparizione: Difensori 1

Poteri: Wasp non ha alcun superpotere innato. Grazie alle particelle Pym però è in grado di rimpicciolire fino a raggiungere le dimensioni di una vespa (da qui il suo alias): quando è in tale stato compaiono delle ali sulla sua schiena che le permettono di volare. Ali che scompaiono una volta che torna a dimensioni normali. Oltre a questo può utilizzare il cosiddetto raggio di vespa, piccolo ma dai letali effetti.
Come detto Wasp usa le Particelle Pym per rimpicciolire, ma ultimamente le ha adoperate anche per crescere di dimensioni

Storia: Mentre i Vendicatori sono allo sbando per via delle manovre della Triune, Janet Van Dyne prova a recuperare il suo rapporto con Hank Pym, suo ex marito. Tale processo si interrompe quando lei riprende a guidare i Vendicatori, mentre Hank si reca sulla Costa Ovest per diventare il leader della branca locale degli Eroi più Potenti della Terra.
Seppur avversata da Gyrich, Wasp riesce lentamente a guadagnarsi la sua fiducia e a fargli cambiare metodi. Dopo la crisi infernale, dà vita al cambiamento più epocale della storia dei Vendicatori: il cosiddetto Ordine, un nuovo status quo ed un nuovo modo di agire da parte degli eroi. Questo intento forse nobile in origine diventa una sorta di esasperazione dopo una tragica esperienza su Olympia. Le cicatrici fisiche e morali che Janet ricava da essa non la abbandonano e la portano lungo un sottile confine tra la sanità mentale e la follia.
Visione la aiuta a venire a patti coi suoi demoni e, insieme a lui, concepisce il Nuovo Ordine, che dura tutt'ora.
Per questo Janet ha sacrificato molto in campo sentimentale. Dopo Hank, si è innamorato di lei Scott Lang, però non se n'è mai accorta. È stata poi la volta di Visione, il quale le ha palesato i suoi sentimenti. Non è ben chiaro se Wasp ricambi il suo affetto, soprattutto da quando il suo ex marito Hank è tornato a collaborare su pianta semi-stabile coi Vendicatori.

FINE

Note dell'Autore: Termina così questa saga dentro la saga, seppur come intuibile collegata alla principale. Ringrazio Carlo Monni sia per le supervisioni sia per avermi aiutato nella stesura di alcuni capitoli. Ringrazio anche rossointoccabile, Fabio Furlanetto e Valerio Pastore per il prestito dei loro personaggi.
INFINITY continua su Vendicatori 67 ed avrà l'epilogo più sconvolgente della storia MIT. Ed ora vi saluto, vado a fare una passeggiata sul mio cosmic treadmill (voglio vedere in quanti la capiscono questa citazione).